Quando ho cominciato a fare trading tanti anni fa neppure sapevo che quello che stavo facendo fosse “trading”.
Eppure guadagnavo.
Compravo un noto quotidiano del settore finanziario che ogni giorno riportava le quotazioni di chiusura dei titoli quotati sulla Borsa italiana.
Scorrevo l’elenco e sceglievo una decina di titoli fra quelli che avevano perso di più.
A quei tempi, sto parlando del 1998, lo short, la vendita allo scoperto, non era accessibile a noi comuni mortali e potevi solo comprare, confidando di poter vendere ad un rpezzo maggiore e realizzare un guadagno.
Una volta selezionato il mio paniere di titoli verificavo quali di questi, il giorno seguente, aveva ancora subito delle perdite…. facevo quindi una seconda scrematura eliminando dall’elenco quelli che invce avevano chiuso in territorio positivo.
Il terzo giorno ripetevo per l’ultima volta questo tipo di analisi e restavo con una selezione di titoli che avevano subito perdite negli ultimi tre giorni.
Il quarto giorno intorno alle 12.00 scorrevo il televideo e verificavo quali fra quei titoli erano quelli che stavano guadagnando di più.
E li compravo, investendo sempre in ciascun titolo lo stesso importo.
Non conoscevo i grafici di borsa, non conoscevo l’analisi tecnica, non avevo mai sentito parlare di volum di scambio.
Niente di niente.
E guadagnavo.
Se i titoli tornavano a perdere per due sedute di fila in genere chiudevo l’operazione incassando la perdita.
Ma mi ero costruito una tecnica che aveva una sua logica di entrata (un setup) e – senza saperlo – un money e risk management di tutto rispetto.
Tradotta oggi con le nozioni di analisi tecnica che ormai ben conosco, suonerebbe più o meno così: scegli un titolo in un trend riazista e attendi una correzione di tre barre (giornaliere) negative. Compra il quarto giorno se il titolo mostra una performance positiva. Chiudi l’operazione in perdita se il titolo mostra nuovamente debolezza per due sedute di fila.
Era una tecnica che funzionava molto bene.
Certo, ci trovavamo in un mercato marcatamente rialzista culminato poi verso la fine dell’anno con la crisi del petrolio che crollò a 10 dollari al barile con quel che ne conseguì.
Ma prima della crisi i mercati erano saldamente al rialzo e comprare un titolo durante una fase di ritracciamento / consolidamento sembrava (ed era) un’ottima idea.
Dunque cosa funziona nel trading?
Tutto ciò che ha una logica, come andare in favore del trend, comprare un titolo che sta guadagnando molto, abbandonare i trade sbagliati e in sofferenza, etc etc…
Le cose semplici, ecco quel che funziona davvero nel trading.
Quindi buttiamo nel cestino dei ricordi le tecniche complicate, quelle che se va sopra 100 è rialzista se va sotto 90 è ribassista e così via… Io ero il primo a fare ragionamenti del genere ma per fortuna ho capito per tempo che in questo modo non si va da nessuna parte.
Quindi ecco alcuni consigli sulla premessa che devi necessariamente crearti delle regole oggettive (come erano ad esempio le regole che mi ero dato io anni fa), per:
- classificare il trend decidere che tipo di operazione devi/vuoi fare, rialzista o ribassista.
- realizzare un setup di ingresso, semplice, oggettivo e dunque replicabile all’infinito, e testalo sui grafici passati, andando a vedere se e quanto ha funzionato (puoi far euna verifica manuale simulando di entrare quando il setup è completo, senza necessariamente dover realizzare un trading system per fare dei test automatici).
- impostare target e stop loss che abbiano una logica e non siano (solo) monetari (del tipo voglio/posso perdere solo 100 euro ad operazione quindi arrivato alla perdita massima chiudo l’operazione… niente di più sbaglaito). Questo può essere accettabile per i target, mai per gli stop loss. Se lo stop loss che abbia un senso supera il tuo massimo livello di rischio (nell’esempio 100 euro) piuttosto non fare l’operazione.
Ora mi dirai che la difficoltà è proprio nel trovare un setup che funzioni. E ti dico subito che non è così.
La vera difficoltà nel trading è rispettare le regole che ti sei dato o che ti hanno insegnato perché nel trading, te lo assicuro, le cose semplici funzionano.
A patto di essere metodici e disciplinati.
Stay tuned